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Autore Blood Diamond
AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 27-01-2007 12:18  
'Diamonds are a Girl's Best Friend'

Ovunque, nel massiccio battage mediatico/pubblicitario, dai molteplici canali dell’informazione, durante la conferenza stampa romana, presenti l’autore di BLOOD DIAMOND e i tre interpreti principali (Leonardo Di Caprio, Jennifer Connelly, Djimou Hounsou), si è insistentemente posto l’accento sugli aspetti “politici” e sul messaggio umanitaristico di una pellicola tuttavia basata sulla spettacolarità accentuata, sulla messinscena di forte impatto visivo e tramico, su tutti gli altri classici elementi caratterizzanti l’action movie. L’intrattenimento e il nobile ideale, la finalità etico-morale, vorrebbero dunque essere gli ingredienti di quest’opera sponsorizzata dal PAM (Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite),“la più grande agenzia umanitaria del mondo”, la quale, in un suo comunicato nutre la speranza che “la visibilità generata dal film prodotto dalla Warner Bros Pictures possa servire ad aumentare la consapevolezza sui temi della fame e della povertà, una piaga che colpisce oltre 850 milioni di persone”.

Il film di Edward Zwick (autore di L’ULTIMO SAMURAI, e dei mediocri, fantapolitici, fintamente “contro”, ATTACCO AL POTERE, IL CORAGGIO DELLA VERITÀ) tratta, specificamente, sullo sfondo dell’impressionate destabilizzazione terzomondista, il traffico clandestino di diamanti sporchi di sangue che negli anni ’90, durante la guerra civile in Sierra Leone, venivano scambiati con le armi, sia dai ribelli, sia dalle forze governative, entrambi in affari con spregiudicati contrabbandieri al soldo dei “ricettatori” occidentali in giacca e cravatta. Tale fenomeno è ancora tristemente attuale e il film vuole anche invitare gli acquirenti delle preziose pietre a boicottare il prodotto non certificato, quantunque sia risaputo che a fronte dei vertiginosi guadagni derivati dalla commercializzazione dei diamanti legali, ben poco resti alle genti africane impegnate ad estrarli in condizioni spesso subumane. Fenomeno che non riguarda soltanto l’Africa, e vorremmo pertanto anche noi dilungarci - sull'onda delle voci che insistentemente s’ergono dalle casse di risonanza massmediatiche -, ché se proprio dobbiamo raccontarla questa tragica novella, diciamola tutta, poichè ecco cosa emerge da un rapporto dell’ OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro): “circa un milione di bambini lavorano nel settore dell´estrazione mineraria in tutto il mondo. I bambini estraggono i diamanti, l´oro ed i metalli preziosi in Africa, gemme e roccia in Asia ed oro, carbone, smeraldi e latta in america del sud. Sia in superficie che sotto terra i bambini rischiano la loro vita e la loro salute, portano carichi pesanti, utilizzano esplosivi, respirano polveri nocive e non hanno speranze per il futuro.”

Nasce, in chi scrive, più di un dubbio sulla specializzazione e denuncia settoriale, e che l'universale, annosa, complessa e terribile piaga della “questione africana” possa, se non risolversi, assottigliarsi con tali forme di (legittime, se non anche lodevoli) “speculazioni” industriali dal volto caritatevole, dove tra l’altro mal si cela quel senso di colpa che l’”Occidente” nutre nei confronti dei Paesi colonizzati e defraudati, e che cerca di esorcizzare con le varie forme di aiuto, soccorso, solidarietà, più o meno efficaci, quando non anche viziate dall’ipocrisia. Il cinema, e l’arte in generale, le cui storie sono costellate di opere di esplicita denuncia socio-politica e civile, non hanno, a conti fatti, migliorato di molto gli scenari di devastazione che seguitano a profilarsi da quegli ampi orizzonti del pianeta Terra flagellati dalla fame e dalla violenza, dallo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, dal potere che viene da fuori e che ha il volto del carnefice ed insieme del benefattore.

Ma abbandoniamo queste considerazioni squisitamente politiche, soggette ad essere variamente interpretate, e cerchiamo di concentrarci sul film. Certo, l’impatto visivo diventa spesso coinvolgente; la vicenda narrata è in grado di sciogliere in emozione le “più gelate menti”, ma la sensazione di un’opera piana dal taglio fiction, nonostante l'intenzione realistica, arricchita da elementi enfa(este)tizzanti, è netta e inevitabile. L’inizio è lisergico; davvero spettacolare la lunga sequenza della strage dei ribelli ai danni di un villaggio di civili, è, come già sopra accennato, girata secondo i canoni correnti del cinema d’azione, quale clichè invariabile delle numerose scene di guerriglia che si susseguono spesso con clamorose inverosimiglianze e in contrasto con la dichiarata natura realistica dell'opera. La vicenda, sebbene il regista non calchi troppo sul pedale del sentimentalismo ricattatorio, è votata allo stereotipo, alla grossolana caratterizzazione di personaggi “tipo”, dove il sempre gagliardo e godibile cipiglio di Di Caprio si adegua volenterosamente allo spirito di un’opera didascalica e prevedibile. Abbiamo più di un prototipo retorico: il cinico trafficante, però con scrupoli.., redento infine dall’esempio e dall'amore per la bella e intelligente giornalista (Jennifer Connelly) impegnata, in quel fronte di devastazioni, ad indagare sul traffico di diamanti e denunciare il fenomeno delle stragi, dell’ammasso dei profughi, dei soldati-bambini. Di esotica suggestione le location: quando la pur apprezzabile fotografia, nel suo autonomo naturalismo, non diventa rappresentazione intima e lirica di uno stato d’animo. Degna di nota l’interpretazione di Djimou Hounsou, quantunque l’istrionismo direttoriale induca spesso l’attore originario del Benin a recitare sopra le righe, per eccesso d’enfasi. La rappresentazione della violenza, che non lesina il colpaccio, a detta dell’autore e degli interpreti, non è neppure paragonabile all’effettiva portata delle violenze che devastano quei territori. Possiamo crederci.

Il film procede sul piano della proposta spettacolare e della pedissequa rappresentazione della realtà che intende inscenare, fermo, sul piano dei significati, nel politicamente corretto, al diligente resoconto, dove l’emozione è indotta da moduli linguistico-espressivi automatici, fin troppo collaudati, ben lontani dal solo sfiorare quei picchi di trasfigurante poesia che differenzia l’opera di genere da quella che preso il genere a pretesto se ne distanzia e lo nobilita. Scrittura elementare, in cui non si intravede neppure l’ombra del sottotesto atto a stimolare l'mmaginazione di chi resta passivamente a guardare, il risultato è senza lode e senza infamia. A stento, vanificate le ambizioni di un’opera corale/organica, convivono le ragioni dell’impegno e dell’intrattenimento. Il messaggio resta in superficie, coinvolge lo spettatore sul piano puramente ludico/mentale, senza raggiungere, e dunque incidere, gli strati più profondi della sua psiche.

Cinemaplus

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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 27-01-2007 alle 12:21 ]

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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 27-01-2007 13:03  
Ho appena visto il film.Devo dire che a leggere un tal "fiume in piena" di parole mi gira a dir poco la testa (ragazzi non si potrebbe essere un pochino più concisi?)Se qualcuno pensa che un film (o una serie di questi) possano essere sufficenti per risolvere problemi così complessi come la questione dell'Africa,che un mega concerto come Live Aid possa davvero porre fine alle endemiche carestie di quel continente e via discorrendo,beh! Come minimo è un sognatore.Blood diamonds è un film ricco d'azione,il che non guasta,ed allo stesso tempo intrattiene e fa riflettere,la gente è stimolata ad andarlo a vedere proprio perchè è un film d'azione e contemporaneamente apprende di problemi drammatici, come il traffico di diamanti a discapito delle popolazioni indigene, e le sanguinose guerre civili finanziate da questo.Io stesso ignoravo la cosa ed ora grazie a questo film ne so di più,non sarà un gran che ma è già un inizio.

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 27-01-2007 13:23  
quote:
In data 2007-01-27 13:03, eltonjohn scrive:
(ragazzi non si potrebbe essere un pochino più concisi?)



No.

Nessuno ti obbliga a leggere.
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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 27-01-2007 13:29  
quote:
In data 2007-01-27 13:03, eltonjohn scrive:
Devo dire che a leggere un tal "fiume in piena" di parole mi gira a dir poco la testa



grazie a questo film ne so di più,non sarà un gran che ma è già un inizio.



La capa gira quando è vuota e non abituata a recepire contenuti...

grazie a questo film, al tuo prossimo acquisto di diamanti vedrai che spenderai volentieri qualche diecimila eruo in più in merce "legale", pur di poter contribuire alla causa...

Questi film sono come i comunicati animalisti di Brigitte Bardot...
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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 27-01-2007 13:36  
cosa più unica che rara, scrivo prima di vedere il film .E questo per mettere le mani avanti: credo che Zwick sia interessante, e abbastanza, per come gira alcuni passaggi dei suoi film. A livello di contenuti è sempre superficiale, oltretutto con la pretesa di fare film sociali.Forse riprende ogni tanto parte della morale del cienema western degli anni 40 e 50, ma è una giustificazione che non tiene.
Se quindi lo vedrò, sarà solo per un discorso tecnico.

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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 27-01-2007 13:41  
quote:
In data 2007-01-27 13:03, eltonjohn scrive:
Blood diamonds è un film ricco d'azione,il che non guasta,ed allo stesso tempo intrattiene e fa riflettere,



Non fa riflettere, è tutto detto e ben esplicitato. Si tratta solo di prendere al massimo visione di un non messaggio, anche se apparentemente tale sembrerebbe. Anche perchè, un tema così drammatico vorrei vedere se uno non riceve la botta sulla palle.. Ma le palle non sono situate all'interno della coscienza... Si piega per qualche secondo o minuto, poi il dolore gli passa, e con esso la memoria. Chi è sensibile al problema non aspetta film del genere. Chi non lo è, non verrà minimamente scalfito da un messaggio che passa attraverso la pochezza estetica, quest'ultima la sola capace di incidere nelle coscienze del fruitore ignaro ma sensibile.

Queste operazioni fintamente umanitarie sono di una iprocisia disgustosa, servono per fare botteghino, e così tutto il grancassamento mediatico che lo ha accompagnato.

E così ho detto quel che avevo da dire in maniera più sintetica, per far felice te.


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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 27-01-2007 13:43  
quote:
In data 2007-01-27 13:36, gatsby scrive:
cosa più unica che rara, scrivo prima di vedere il film .E questo per mettere le mani avanti: credo che Zwick sia interessante, e abbastanza, per come gira alcuni passaggi dei suoi film. A livello di contenuti è sempre superficiale, oltretutto con la pretesa di fare film sociali.Forse riprende ogni tanto parte della morale del cienema western degli anni 40 e 50, ma è una giustificazione che non tiene.
Se quindi lo vedrò, sarà solo per un discorso tecnico.





Della tecnica me ne infischio.., domani è un'altro giorno.., e via... col vento...

C'è n'è di tecnica nel film, ma il linguaggio è povero.
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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 27-01-2007 13:55  
La capa vuota ce l'hai tu,ed è incredibile come sei capace di scrivere interi "trattati" senza poi dire un cazzo!

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 27-01-2007 13:55  
ma ci credo benissimo, ma quel poco di interessante di Zwick lo osserverei volentieri. Scarterò in malo modo il 90% o più, per soffermarmi su quello. In qualche modo Zwick condiziona ed è il frutto di molti film d'azione di oggi e di ieri, e sotto questo aspetto, penso sia importante vederlo.
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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 27-01-2007 14:03  
quote:
In data 2007-01-27 13:55, eltonjohn scrive:
La capa vuota ce l'hai tu,ed è incredibile come sei capace di scrivere interi "trattati" senza poi dire un cazzo!



Attento al travaso di bile, ne hai di frequenti... Ma insomma, manco è iniziato sto topic e già bisogna farsi spazio tra i corpi dei cadaveri ambulanti?
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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 27-01-2007 14:06  
quote:
In data 2007-01-27 13:55, gatsby scrive:
ma ci credo benissimo, ma quel poco di interessante di Zwick lo osserverei volentieri. Scarterò in malo modo il 90% o più, per soffermarmi su quello. In qualche modo Zwick condiziona ed è il frutto di molti film d'azione di oggi e di ieri, e sotto questo aspetto, penso sia importante vederlo.




Personalmente non credo si tratti di un film imprescindibile, però si può vedere. Tutto sommato, tra uno stiracchiamemnto e l'altro, le due ore e mezza circa sono passate senza che mi sia venuta l'impellente voglia di fumare...
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ermejofico

Reg.: 17 Ago 2005
Messaggi: 662
Da: roma (RM)
Inviato: 27-01-2007 16:53  
Zwick se la cava abbastanza bene con i piani descrittivi e con le scene di battaglia ("L'ultimo samurai" e, addirittura, sotto questo aspetto, "Vento di Passioni"). Per il resto non è molto interessante.
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"Che cosa te ne fai di una banca se hai perduto l'amore?"

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Valshar160


Reg.: 18 Gen 2007
Messaggi: 70
Da: Pisa (PI)
Inviato: 27-01-2007 21:27  
quote:
In data 2007-01-27 13:55, eltonjohn scrive:
La capa vuota ce l'hai tu,ed è incredibile come sei capace di scrivere interi "trattati" senza poi dire un cazzo!



LOL ... ho seguito la tua discussione tra te e AlZayd, mi avete fatto sdraiare! Comunque avvolte anche io la penso come te nel fatto che leggere post lunghissimi è "noioso" ... dipende dall'umore o dallo stress che hai, ma non lo vado a riportare nel topic aperto da un'altro ...

Comunque AlZayd ha ragione nessuno obbliga nessuno a leggere.
Per quanto riguarda il film sono pienamente d'accordo con te, a me è piaciuto e devo dire che anche se prima non ero indifferente al problema, sapevo che accadevano cose di questa gravità ... ma vedere questo film è stato ugualmente illuminante, lo consiglio e sono pienamente d'accordo con te !

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Kobaiashy

Reg.: 16 Apr 2006
Messaggi: 155
Da: Milano (MI)
Inviato: 27-01-2007 22:44  
premessa:

1 sono uno che diamanti non li ha mai comprati e li ha sempre ritenuti una cosa inutile

2 sapevo già degli atteggiamenti monopolisti delle case di diamanti che hanno sistemi per mantenere il controllo del mercato e i prezzi alti

quindi il fatto che ci fosse un film con dell'azione che trattasse del problema e facesse un pochino di informazione (asnche perchè i diamanti a diffrenza di altre risorse sembrano più innoqui)

3 in africa ci sono stato un po' di volte e debbo dire che il dialogo iniziale tra di caprio e la giornalista m'è piaciuto....lei che si indignava di fronte all'africa (solo quando ce l'aveva di fronte però), lui molto più cinico e realista....debbo dire che quella gente che si scandalizza quando in africa vede gente che voive senza fogne nelle acque maleodoranti, dà fastidio pure a me insomma sono cose che si sanno e che il singolo non potrà mai cambiare...anche se dai da mangiare a quella singola persona e ti senti a posto con la tua coscienza perchè l'opera buona giornaliera l'hai fatta, non cambia nulla

Quindi non attendevo con ansia questo film, ho visto che il tema non era quello dei soliti film e cmq m'è piaciuto anche se alla fine in effetti è un po' scontato (però almeno il regista cì ha risparmiato la classica storia d'amore tra i due)

L'unico dubbio è che di caprio nella parte di un ex mercenario iper cinico senza scrupoli, trafficante di diamanti non ce lo vedevo molto, cmq godibile....per quello che è

Di caprio m'è piaciuto molto di più in the departed,...beh ma anche il film era di altro livello

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 28-01-2007 01:50  
quote:
In data 2007-01-27 21:27, Valshar160 scrive:
LOL ... ho seguito la tua discussione tra te e AlZayd, mi avete fatto sdraiare! Comunque avvolte anche io la penso come te nel fatto che leggere post lunghissimi è "noioso" ... dipende dall'umore o dallo stress che hai, ma non lo vado a riportare nel topic aperto da un'altro ...

Comunque AlZayd ha ragione nessuno obbliga nessuno a leggere.
Per quanto riguarda il film sono pienamente d'accordo con te, a me è piaciuto e devo dire che anche se prima non ero indifferente al problema, sapevo che accadevano cose di questa gravità ... ma vedere questo film è stato ugualmente illuminante, lo consiglio e sono pienamente d'accordo con te !



Per la cronaca.., il mio "lunghissimo" post equivale a più o meno un foglio formato A4. Non mi sembra un trattato, una cosa così inusitata da scandalizzare certi elementi in transito provvisorio e molesto. Non sono solito scrivere post fiume, e qualora decidessi di farlo ancora, manderei a cagare chiunque si permettesse di criticarmi per ciò che rappresenta un mio sacrosanto diritto. Si potranno contestare i contenuti del mio scritto (e allora sotto col circostanziare le ragioni del dissenso alle mie argomentate speculazioni), o di chiunque altro, ma non la forma, e anche quella, ma sulla base di cosa? La mia recensione mi sembra semplice e comprensibile, per concetti e linguaggio, priva di paroloni e circonlocuzioni astruse, non rilevo vistosi errori grammaticali, salvo dimostrare il contario dove però saranno cazzi per il frustrato impostore che critica con lo stesso spirito della zitella acida e avvizzita.
Leggo le quattro stronzate che ha scritto costui e... è un vero somaro, sul piano concettuale e formale. Dunque non è un fatto di brevità o di lunghezza del pezzo.., ma di onanismo endemico che induce alla malevolenza.

Per concludere.., seriamente.., fin'ora ho scherzato, questo film servirà a chi sa poco e niente della questione che tratta; il suo "messaggio" aiuterà vendere molto, a far fare tanti bei soldini a tutto il cast, all'autore, al produttore, al distributore, alle sale, fino al venditore di noccioline e pop corn..; dissuaderà qualche frigido riccone altoborghese in preda ad un attacco di caritarismo peloso ad acquistare diamanti (quelli costosi.., non i granellini di sabbia che ci possiamo permettere - noi che formiamo il 99% della popolazione mondiale... - di regalare alle nostre fidanzate/i, spsose/i) cosiddetti legali (vorrei proprio capire come si fà a distinguere tra quelli sporchi di sangue e quelli buoni.., dove perlatro anche questi ultimi in larga parte sono il frutto dell'ignobile sfruttamento dei cercatori, maggiorenni e minorenni), di sicuro non servirà alla casusa della "questione africana". Le politiche e i rimedi giusti per sanare quei disastri sono ben altri. Ci vuole molto ma molto di più di un filmme.
Dunque, a fronte di tutto il battage promozionale che si è fatto intorno al suddetto blockbusterone, americanista fino al midollo - in prima linea l'autore e gli interpreti, molto politicamente corretti ed impegnati (a fare soldi), tant'è che alla conferenza stampa di tutto si è parlato meno che del film, al punto che pur essendomela appuntata, ho deciso di non trascriverla e pubblicarla, coerente a certi miei principi (non si specula sulla pelle degli altri!) - disgustato, come già detto, da tanta ipocrisia, ho deciso di dilungarmi sulle questioni accessorie, ma non troppo data la circostanza, e di lanciarmi dunque in una lunga introduzione, quale doppio di una diversa campana, voce fuori dal coro, convinto di fare una cosa per me giusta ed utile.

Però.., anche stavolta.., ma come mi sono dilungato!

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 28-01-2007 alle 02:08 ]

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